Collegamento Stazione-Aeroporto: la Regione ascolti il territorio

https://daily.veronanetwork.it/news/il-pd-bacchetta-la-regione-stazione-aeroporto-ascolti-il-territorio/

Serve un collegamento ferroviario di tipo metropolitano che colleghi velocemente e con cadenza regolare la stazione “Porta Nuova” di Verona con l’Aeroporto “Valerio Catullo” per poi proseguire verso Villafranca e Mantova.

Questa è la richiesta che da decenni i comuni del veronese – Verona, Villafranca e Sommacampagna in primis – ma anche le province di Verona, Mantova e Vicenza, chiedono alla Regione Veneto. L’obiettivo: creare quell’infrastruttura che possa sviluppare tutto il territorio sotto l’aspetto turistico, economico, ambientale e di sistema di mobilità sostenibile.

In tal senso esiste già dal 2003 un progetto preliminare fatto da RFI, Reti ferroviarie italiane, che prevede proprio questo collegamento sfruttando la linea storica Verona-Mantova con nuove stazioni a servizio del territorio.

L’ultima richiesta in ordine di tempo è stata la delibera che i Consigli Comunali di Verona, Villafranca e Sommacampagna hanno approvato in maniera congiunta nel 2021; delibera poi supportata dalle Province di Verona, Mantova e Vicenza con rispettive deliberazioni consiliari.

È quindi con stupore e delusione che apprendiamo che la Regione Veneto, che dal 2022 ha creato un tavolo di lavoro con RFI sul tema, stia da mesi portando avanti ipotesi di progetto lontane anni luce da queste richieste. Ipotesi di progetto che mirano solo a collegare l’Aeroporto con il Lago di Garda, arrivando a prevedere per il collegamento con la Stazione di Verona solo sistemi Lean o di potenziamento degli attuali autobus navetta e stralciando completamente il collegamento con Villafranca e Mantova. 

Alla faccia dell’ascolto del territorio e delle promesse elettorali fatte alle ultime politiche ed elezioni amministrative. Chiediamo con forza alla Regione Veneto di rispettare e ascoltare la voce del territorio. Si ritorni al progetto del 2003, se serve lo si aggiorni e finalmente lo si porti a compimento. Verona e tutto il veronese non possono aspettare altri trent’anni per avere un’infrastruttura che in ogni parte d’Europa sarebbe già stata realizzata da decenni.

Tagli del Governo al PNRR: per Verona un danno da 4,2 milioni di Euro

Il taglio da oltre 13 miliardi al PNRR voluto dal governo Meloni produrrà un danno da 4,2 milioni di euro per il Comune di Verona.

Verranno definanziate opere molto attese, ma soprattutto in avanzato stato progettuale dei lavori se non addirittura, in alcuni casi, già concluse.

Nello specifico i progetti che non hanno più la copertura economica sono: l’adeguamento normativo e il rifacimento dei serramenti delle scuole Fedeli per 1.560.000€; il parco della cultura urbana all’interno delle mura magistrali per 772.000€; l’efficientamento energetico della Galleria d’arte moderna, Castelvecchio e Museo archeologico al Teatro Romano per 250.000€; l’efficientamento energetico della Galleria d’arte moderna, Castelvecchio, Granguardia, Museo Lapidario e Museo archeologico al Teatro Romano per 217.717,27€; l’efficientamento energetico per impianti sportivi 250.000€; l’efficientamento energetico dello stadio Bentegodi 67.000€; l’efficientamento energetico dello stadio di via Sogare per 183.000€; altri interventi di efficientamento energetico per 500.000€; consolidamento pareti rocciose di alto San Nazaro e Salita fontana del ferro per 100.000€; manutenzione di ponti e sovrappassi per 300.000€.

Tutti interventi che potrebbero contribuire a rendere più sostenibile e moderna la nostra città e che ora rischiano di saltare. Con l’aggravante che alcuni di questi lavori sono già stati conclusi o affidati alle ditte esecutrici.

Ecco svelata dunque la revisione al PNRR che Meloni prometteva in campagna elettorale: tagli agli enti locali. Proprio quelli che meglio di altri stanno spendendo i fondi europei.

Dove sono i parlamentari veronesi? Sempre pronti a denunciare erbacce o panchine rotte, ma dormienti mentre il loro governo scippa di oltre 4 milioni la città. Dal Partito Democratico la richiesta forte di ripristinare immediatamente questi fondi; richiesta che presto porteremo anche in Consiglio Comunale.

Tre bellissime notizie

IL COMUNE DI VERONA HA VINTO IL BANDO EUROPEO URBACT IV: l’amministrazione Tommasi ha partecipato e vinto un bando europeo dal nome “Urbact IV” che andrà a finanziare progetti di riqualificazione urbana sostenibile rivolti alla fascia 10-18 anni in Quarta e Quinta Circoscrizione, le due con il maggior numero di giovani. Verona è la capofila di un programma che coinvolge altre città europee (Milano, Albacete, Corfù, Vila Do Conde, Daugavpils, Pula, Dobrich e Lezha) e riceverà ben 250.000€, un quarto di tutto il finanziamento.

AL VIA IL PROGETTO SPAZI LIBeRI: grazie alla vittoria di un bando ministeriale, il Comune di Verona otterrà quasi 150.000€ per realizzare il progetto “SPAZI LIBeRI” che prevede, per le biblioteche di Santa Lucia, Borgo Roma e Borgo Trieste, di diventare biblioteche di comunità. Nello specifico, grazie alla collaborazione con molte realtà giovanili veronesi, l’orario di apertura passerà da 20 a 40 ore, si realizzeranno momenti di sostegno allo studio, gruppi di lettura e molte altre attività rivolte ai giovani dai 14 ai 35 anni.

MESSA IN SICUREZZA ATTRAVERSAMENTI DAVANTI ALLE SCUOLE: con i fondi del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, nell’ambito del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030, il Comune di Verona otterrà il contributo di 283.000€ per sistemare in maniera strutturale 8 attraversamenti pedonali davanti alle scuole, uno per ogni Circoscrizione. Queste le otto aree individuate: Via Lega Veronese in 1^ CircoscrizioneVia Nievo in 2^, Via Bassone in 3^, Via Mantovana (davanti le scuole Salgari a Madonna di Dossobuono) in 4^, Via Scuderlando in 5^, Via Cipolla in 6^, Via Monti in 7^ e Via della Chiesa a Novaglie in 8^. I lavori partiranno nell’estate 2024 e termineranno a febbraio 2025.