
Bambini, adolescenti, ragazzi. Loro sono e saranno sempre la priorità del mio impegno politico. Vuol dire maggiori servizi per l’infanzia e la famiglia; agevolazioni economiche; spazi di ascolto e aggregazione; opportunità sportive, culturali e lavorative; coinvolgimento e partecipazione nelle attività amministrative e di volontariato.
Fare un piano del verde capace di collegare e rendere accessibili le aree verdi esistenti con quelle nuove. Nei prossimi anni si deciderà il futuro dell’area dello Scalo Merci: Verona non può perdere questa occasione di avere un grande polmone verde per la città.
Ambiente vuol dire anche risparmio energetico negli edifici pubblici e privati, aumento della raccolta differenziata, cura degli alberi e delle aree verdi, mobilità sostenibile.
Verona è cultura; la cultura deve tornare a Verona. Salvare la Fondazione Arena, riformare il sistema museale cittadino e riorganizzare le biblioteche sono le priorità dei prossimi cinque anni. In campo scolastico l’implementazione degli asili nido, la ristrutturazione degli edifici e degli ambienti scolastici, i progetti per l’inclusione e una nuova sinergia con l’Università dovranno essere al centro dell’agenda amministrativa.
L’attenzione e la cura per le fasce di popolazione più deboli sarà sempre la mia priorità. Serve un fondo di solidarietà comunale per aiutare le famiglie in difficoltà, politiche per la disabilità, aree e opportunità educative dedicate ai giovani e agli adolescenti.
La famiglia, nucleo della nostra società, va aiutata con agevolazioni fiscali, servizi scolastici e pomeridiani.
È ora di creare un vero piano della mobilità sostenibile a Verona, in cui i mezzi pubblici e la bicicletta siano una reale alternativa al mezzo privato. Puntiamo su: 1) un trasporto pubblico veloce, economico, sicuro e frequente; 2) opere pubbliche viabilistiche nei quartieri; 3) una fitta rete di piste ciclabili protette che colleghino i quartieri al centro.
Va reintrodotto il poliziotto di quartiere: una figura che possa presidiare costantemente il territorio e sia punto di riferimento per i cittadini.
Credo, inoltre, che per prevenire fenomeni di degrado e delinquenza vadano riqualificati i quartieri, soprattutto quelli periferici, evitando che diventino quartieri di serie B.
La sicurezza è anche stradale: marciapiedi e attraversamenti pedonali devono essere sistemati e illuminati.
Anche a Verona il Covid ha colpito giovani e meno giovani nel trovare lavoro e stabilità. Il Comune può fare molto come tramite tra domanda/offerta, formazione e incentivi.
La posizione geografica strategica deve essere sfruttata per favorire investimenti in settori come la logistica e il turismo.
Anche l’Università e l’innovazione possono assumere un ruolo chiave, soprattutto per i giovani, se messe nelle condizioni di legarsi e interagire con la città.
La politica deve tornare a fare il suo mestiere. Abbiamo visto in questi anni lasciare tutta la pianificazione della città in mano ai privati con un proliferare di centri commerciali, soprattutto a Verona Sud. La prossima amministrazione dovrà saper pianificare lo sviluppo futuro della città nell’interesse dei cittadini e di una maggior qualità della vita per tutti.
Integrazione e legalità. Favorire occasioni e luoghi d’incontro, a cominciare dalle scuole e dalla conoscenza della lingua è l’unico modo per rendere l’immigrazione una ricchezza e non un problema.
Il rispetto delle regole e delle leggi è condizione imprescindibile per lo stare insieme.
Le aziende partecipate comunali non possono più essere il posto dove piazzare amici e parenti. I danni di questi dirigenti incompetenti li pagano tutti i cittadini. Il merito e la competenza devono essere le qualità di chi andrà a dirigere le società partecipate comunali.
Con deleghe specifiche, fondi certi e personale adeguato le Circoscrizioni possono essere degli eccezionali organismi capaci di migliorare la qualità della vita nei quartieri e facilitare la partecipazione dei cittadini.