Mobilità

La mobilità è una delle maggiori problematiche della città. Dalla mobilità dipende gran parte della qualità della nostra vita per l’inquinamento che genera, per il tempo e i costi che comporta.

In questi anni si sono fatte politiche volte a favorire l’uso del mezzo privato e sono state promesse grandi opere mai realizzate. Tutto ciò deve cambiare.

Serve innanzitutto redigere un vero piano della mobilità sostenibile che ruoti attorno ad un’idea di sviluppo della città.

La mia idea di mobilità sostenibile si basa su tre punti chiave: trasporto pubblico, ciclabili e opere pubbliche.

Il trasporto pubblico per essere attrattivo per una maggior platea di persone deve essere prima di tutto competitivo rispetto all’auto per quanto riguarda i tempi di percorrenza: ciò vuol dire aumentare la frequenza delle corse e soprattutto dotare la città di corsie riservate ai mezzi pubblici. Il mezzo pubblico deve essere economico: vanno introdotte tariffe agevolate, in particolare sugli abbonamenti, per favorire l’uso e la “fedeltà” al mezzo pubblico per studenti e anziani, ma anche per chi lavora e oggi utilizza l’automobile. Altre piccole ma importanti caratteristiche sono la pulizia e la sicurezza di tutti i mezzi.

Ciclabili: Verona ha una percentuale di mobilità ciclabile intorno al 5%, decisamente più bassa rispetto alla media europea e ad altre città italiani della stessa grandezza. Questo è dovuto in gran parte alla mancanza di percorsi ciclabili continui e protetti. La costruzione di una fitta rete di piste ciclabili sicure, che colleghino i quartieri al centro e gli stessi quartieri tra loro, è indispensabile per poter spostare del traffico dall’auto alla bicicletta e aumentare la percentuale di mobilità ciclabile.

Le opere pubbliche. Non solo le grandi opere che Verona aspetta da troppo tempo come la variante alla SS12, sistemazione del nodo di Porta Vescovo, il collegamento ferroviario Stazione-Aeroporto. Ogni quartiere aspetta ormai da anni, se non da decenni, la realizzazione di opere pubbliche viabilistiche. La rotonda piuttosto che l’allargamento della sede stradale o la creazione di una nuova strada. La realizzazione di queste opere non può più aspettare: proporrò che ogni Circoscrizione abbia a disposizione 2 milioni di Euro per realizzare, in accordo col Comune, le opere pubbliche ritenute necessarie.

Infine, per costruire una Verona europea e inclusiva, sarà fondamentale garantire percorsi pedonali accessibili e sicuri per tutti.

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