
Verona spende molto poco per le politiche giovanili: 0,60€ di spesa pro capite nel 2019 a fronte di 3,04€ della media nazionale. Dobbiamo velocemente raggiungere la media nazionale e alla fine dei 5 anni di mandato superarla abbondantemente. Non solo perché i giovani sono il futuro, ma anche perché sono stati i più penalizzati durante gli anni di pandemia e tutt’ora sono costretti a molte rinunce.
Dobbiamo lavorare per migliorare e aumentare i servizi scolastici e per le famiglie, venire incontro alle difficoltà economiche con agevolazioni fiscali e sui servizi, creare spazi di ascolto in cui famiglie e ragazzi possano confrontarsi e condividere esperienze e difficoltà.
Negli ultimi anni sono venuti meno anche molti di quei luoghi d’incontro e socialità per giovani e adolescenti come campetti, centri giovanili, culturali e ricreativi; dobbiamo rimetterli in funzione e favorire la socializzazione e la frequentazione del territorio dei nostri ragazzi in ambienti aperti e sicuri.
Nel contempo il Comune può svolgere un ruolo importante nel coordinamento e nella promozione delle attività sportive, culturali e sociali organizzate da associazioni presenti sul territorio.
Si può e si deve, infine, creare opportunità lavorative e di volontariato per avvicinare i giovani alla cura e alla scoperta del territorio, sia attraverso le associazioni del terzo settore sia attraverso il servizio civile e il PCTO.