
Se un comune non ha competenze dirette nel collocamento e nelle politiche attive del lavoro, ha però la possibilità di giocare un ruolo molto importante per creare delle condizioni e un contesto attrattivo e di sviluppo, nonché poter monitorare, facilitare e mettere in relazione i vari soggetti del mondo del lavoro.
Principalmente attraverso le sue partecipate e controllate come la Fiera, il Consorzio Zai, l’Aeroporto, la Fondazione Arena, il Comune ha la possibilità di favorire lo sviluppo dell’intera area cittadina, coinvolgendo i comuni limitrofi e sfruttando la sua posizione strategica al centro dell’asse nord-sud (Trento e Mantova) e est-ovest (Vicenza e Brescia).
Settore logistico e trasporti sono quelli che maggiormente possono beneficiare di tali politiche insieme ovviamente al turismo. In questa direzione, ovvero di attività logistico-produttive-innovative (e non commerciali) va orientato lo sviluppo dell’area della Marangona, di proprietà del Consorzio Zai.
Fondamentale sarà poi riuscire a coinvolgere e ad integrare con la città e il suo tessuto produttivo l’Università con il suo patrimonio di eccellenze, competenze e innovazioni.
Molto importante, infine, il lavoro di monitoraggio sulle realtà lavorative e produttive della città che consente non solo di avere un quadro generale su Verona, ma soprattutto di poter segnalare e prevenire situazioni di crisi e difficoltà. Con il monitoraggio sarebbe poi utile avere uno sportello in grado di assistere lavoratori e imprese.