Destra e sinistra non sono la stessa cosa. Si vede anche da questo provvedimento che dimostra un’attenzione speciale per quei lavori sottopagati e sottotutelati, ma che sono fondamentali per far funzionare i gioielli artistici e culturali della città.
Anch’io ho lavorato quasi un anno, ai tempi dell’università, come sorvegliante nei musei di Verona. Assunto tramite una società che pagava pochi euro l’ora e non offriva nessuna tutela. Per ricevere l’assegno dello stipendio dovevo pure pagare una marca da bollo da 2 euro.
Con il provvedimento approvato ieri dalla Giunta del Comune di Verona, adesso i lavoratori dei musei civici dovranno essere assunti con il contratto collettivo nazionale di Federculture; il che vuol dire maggiore retribuzione e soprattutto maggiore dignità.
Un grande, e doveroso, risultato per tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici, perlopiù giovani, che ora saranno tutelati.
Un intervento di urbanistica tattica in via Valeggio, all’incrocio di fronte il distretto sanitario. Con l’occasione della domenica ecologica, lo slargo è stato riordinato e ridisegnato permettendo non solo la riqualificazione della zona, ma anche l’allargamento dell’area pedonale.
Questo intervento, sostenuto dal Comune di Verona con il contributo di Amia, prevede anche il lavoro dell’artista brasiliano Wesley Alves da Silva, che realizzerà davanti all’ex fontana del distretto sanitario un’opera che integra l’urbanistica tattica con l’arte contemporanea: si tratta di cerchi proporzionati e colorati che, partendo dalla stessa struttura esagonale, richiamano l’ideale di infinito.
Un importante intervento di riqualificazione in una zona che negli ultimi anni è stata spesso abbandonata al degrado e finita al centro della cronaca per episodi di vandalismo, disturbo e violenza.
Sempre durante la domenica ecologica dei volontari hanno abbellito l’ex fontana con la piantumazione di nuovi fiori e arbusti; gli “Angeli del bello”, inoltre, si sono occupati di ripulire dalle scritte pali, cabine del telefono, cestini e aree verdi. Così, se da un lato la ridefinizione dell’incrocio creerà una maggior sicurezza per auto e pedoni, dall’altro tutti questi interventi possono essere quel primo passo verso la rinascita di un quartiere nato alla fine degli anni ’50 e che conserva ancora quelle caratteristiche urbanistiche e di verde pubblico capace di renderlo uno dei quartieri più belli di Verona.
Dopo sette sedute e centinaia di emendamenti, ieri abbiamo concluso l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 del Comune di Verona.
Un bilancio che si basa su due grandi pilastri: gli aiuti economici per le fasce di popolazione più fragili e il finanziamento delle società partecipate, in primis Amt3 per la realizzazione del Filobus.
Nonostante l’aumento dei costi, in particolare dell’energia, non verrà aumentata nessuna tassa comunale. Anzi, con l’estensione della no-tax area per l’addizionale Irpef, 7.300 veronesi in più ne saranno esenti dal pagamento. Il Comune, inoltre, si farà carico dell’aumento dei costi della refezione scolastica, pagando ad AGEC 1.300.000€ di spese in più per il 2023, evitando così che i maggiori costi ricadano sulle famiglie.
C’è poi il capitolo Filobus: la ripresa dei lavori comporta anche l’impegno economico del Comune nella realizzazione dell’opera. Al 1.500.000€ già stanziato nel 2022, si aggiungo altri 7.300.000€ nel triennio 2023-2025.
I documenti che ho presentato
Emendamento per la realizzazione di un’area verde e parcheggio nell’area ex-Conagro tra via Carlo Alberto Dalla Chiesa e Salita Santa Lucia. Un’opera richiesta da anni nella zona ed inserita nel Piano triennale delle opere pubbliche per il 2023.
Il progetto dell’opera
2. Ordine del giorno per richiedere interventi urgenti di manutenzione alla palestra della scuola secondaria di primo grado “Quartiere Santa Lucia”. In particolare gli spogliatoi, sprovvisti di acqua calda nelle docce e con muri e lavandini in pessime condizioni, meritano di essere rimessi a nuovo per gli studenti della scuola e gli atleti della Buster Basket che ogni giorno si allenano e giocano nella palestra.
3. Ordine del giorno per la realizzazione di uno studio di fattibilità per una nuova biblioteca alle Golosine. La biblioteca delle Golosine si trova nel cuore del quartiere, in mezzo ad alcuni condomini e in una zona spesso oggetto di segnalazioni per degrado e problemi di sicurezza. Una nuova biblioteca e sala studio, su modello di via Porto Tolle a Borgo Roma, sarebbe l’occasione per riqualificare l’intera zona e creare un luogo di studio e cultura all’altezza della popolosità del quartiere.
Via Valeggio è dove sono nato e crescito. Fa parte del Quartiere Indipendenza a Santa Lucia; una zona bellissima nata alla fine degli anni ’50, che negli ultimi anni è stata lasciata al degrado.
Nel mio intervento ho sottolineato queste cose e come la nostra Amministrazione stia lavorando per ridare valore a queste vie. Proprio qui, il 23 aprile, si svolgerà la domenica ecologica, un’occasione per prendersi cura della zona e fare interventi per migliorarla.
Un’altra grande edizione del Vinitaly, ma questa non è né una sorpresa né una novità. La novità è che finalmente la gestione del traffico e della mobilità sono state all’altezza della situazione e si è riusciti a governare il grande afflusso di auto senza la solita invasione dei quartieri di Golosine e Borgo Roma.
Questo non significa che qualche disagio non ci sia stato, in particolare per quanto riguarda la sosta dei residenti, ma per la prima volta i giorni di Vinitaly non si sono trasformati in un incubo per i quartieri e la città. Merito di questo risultato le tante misure adottate dalla nuova amministrazione Tommasi, sotto il coordinamento dell’assessore Ferrari e con il contributo dei consiglieri di zona. In tal senso va fatto un ringraziamento agli uffici comunali, in particolare alla Polizia Locale, per il lavoro preparatorio di condivisione e collaborazione reciproca con Veronafiere.
Da segnalare come, dopo MotorBike, anche stavolta il parcheggio della Genovesa abbia funzionato a pieno regime, contribuendo in maniera significativa a tenere le auto lontane dalla zona Fiera. Ora sarà il momento di ragionare su tutto ciò che si può ancora migliorare, ma con la consapevolezza che siamo sulla strada giusta.
Giovedì scorso, dopo la richiesta dei sindacati, si è tenuto un consiglio comunale straordinario su Fondazione Arena.
In apertura sono stati proprio i rappresentanti delle sigle sindacali a spiegare il motivo della richiesta del consiglio e, soprattutto, la difficile (per usare un eufemismo) situazione in cui si trovano i lavoratori e tutta la Fondazione. Difficoltà in gran parte dovute alla mala gestione degli ultimi anni, che ha visto proliferare cause lavorative, problemi di sicurezza per gli addetti ai lavori, flop e ritardi negli spettacoli e addirittura un’indagine per infiltrazioni mafiose.
Il rinnovo del consiglio di indirizzo e della dirigenza poteva quindi essere l’occasione per un nuovo inizio e soprattutto per una ripartenza serena, proprio nell’anno del centenario. Così non è stato. La destra, con l’obiettivo di fare un dispetto al Sindaco, è riuscita a confermare l’attuale Sovrintendente Cecilia Gasdia, non rendendosi nemmeno conto che il danno che hanno causato non è stato per il Sindaco, ma per la Fondazione, i suoi lavoratori e tutta la città.
Come maggioranza abbiamo quindi proposto e approvato una mozione per chiedere alla Sovrintendente una serie di documenti e relazioni che facciano luce sull’operato della dirigenza di Fondazione Arena, fino ad oggi tutt’altro che trasparente.
Non solo. Abbiamo mandato un messaggio forte e chiaro alla Sovrintendente e al consiglio di indirizzo: il consiglio comunale c’è e ci sarà sempre su Fondazione Arena. Da un lato lavoreremo responsabilmente per creare un clima costruttivo e collaborativo; dall’altro non mancheremo nella funzione di controllo che ci compete e che in passato non è mai stata attuata.
P.S.: I consiglieri tosiani hanno votato a favore della nostra mozione; la Lega si è astenuta; Fratelli d’Italia, dopo aver espresso la propria contrarietà, sono usciti dall’aula al momento del voto.
P.P.S.: la Sovrintendente Gasdia non si è presentata. Aveva altri impegni.
Nel mese di aprile, dopo la fine di Vinitaly, partiranno i lavori per la realizzazione del Filobus. Un’opera tanto discussa quanto attesa, che finalmente, dopo anni di colpevole ritardo, può vedere la luce grazie al lavoro della nuova Amministrazione Tommasi.
Verona merita un sistema di trasporto pubblico all’altezza delle dimensioni e del valore turistico della città. Il Filobus, pur con alcuni limiti, può offrire questo servizio in più che mancava e che può portare nella direzione di spostare sempre più persone dal mezzo privato al mezzo pubblico.
Con l’inizio dei lavori, quindi, inizia la ripresa della nostra città che ci deve vedere all’altezza non solo delle aspettative dei cittadini, ma anche delle Olimpiadi in programma nel 2026.
Con l’inizio dei lavori, tuttavia, inizieranno anche una lunga serie di disagi alla viabilità dovuti ai grandi cantieri che apriranno. Il primo, il più impattante, sarà proprio quello che comincerà ad aprile e si concluderà dopo un anno, in via Città di Nimes.
L’unione dei sottopassi di Porta Nuova e Porta Palio comporterà la chiusura degli stessi e di via Città di Nimes, con un’importante rimodulazione di tutta la viabilità della zona.
Il Comune ha già predisposto una campagna informativa per i cittadini e seguirà passo passo la comunicazione dei diversi lavori al fine di ridurre il più possibile i disagi. Ci aspettano anni complessi. Saremo l’Amministrazione dei cantieri (tra non molto cominceranno anche quelli per la TAV). Ma stiamo facendo l’impossibile per essere anche l’Amministrazione che cambierà questa città. In meglio.
Il Comune di Verona e Agsm Aim hanno varato negli ultimi giorni due importanti misure di sostegno a favore delle famiglie più fragili.
Nel consiglio comunale del 2 febbraio abbiamo infatti votato una delibera per aumentare la soglia minima di esenzione dal pagamento dell’addizionale Irpef da diecimila euro a dodicimila euro. Ciò significa che da quest’anno più di 7000 veronesi non dovranno più pagare questa imposta comunale.
Allo stesso tempo Agsm Aim, su iniziativa del nuovo presidente Federico Testa, ha varato un Bonus Sostegno per aiutare le famiglie con Isee tra 15.000 e 18.000 euro nel pagamento delle bollette. Un investimento da 2,1 milioni di euro che potrà un po’ alleviare i costi dell’energia e venire incontro a circa 11.000 famiglie tra Verona e Vicenza.
Due misure che avevamo promesso nel nostro programma elettorale e che rappresentano l’impegno della nostra Amministrazione verso persone e famiglie in maggiore difficoltà.
Le anagrafi decentrate nei quartieri sono un servizio molto importante, soprattutto per quelle persone che fanno fatica a recarsi in centro, nella sede di via Adigetto, per il rinnovo dei documenti. Per questo motivo l’amministrazione Tommasi, grazie al lavoro dell’Assessore Benini, in pochi mesi ha già riattivato gli uffici di San Michele e Borgo Milano. E a brevissimo aprirà anche l’anagrafe di Borgo Roma.
Si tratta di un primo importante passo verso la riattivazione di questi servizi e l’obiettivo è riaprirne il prima possibile anche altre, sapendo che chiudere un servizio è molto facile mentre rimetterlo in funzione è un lavoro più lungo e complesso.
Sorprende, dunque, vedere consiglieri dell’opposizione promuovere ordini del giorno e raccolte firme per chiedere l’apertura delle anagrafi di quartiere visto che sono stati proprio loro, quando erano in maggioranza, a chiuderle. L’anagrafe di Quinzano è stata chiusa nel 2013, quella di Cadidavid nel 2014, San Massimo nel 2016, Montorio e Quinto nel 2017, Borgo Venezia nel 2018, Parona nel 2019, Borgo Trento nel 2020. Chiuse, infine, nel 2020 a causa pandemia gli uffici di Golosine, Borgo Milano, Porta Vescovo, Borgo Roma e San Michele.
Chi ci ha preceduto ha chiuso le anagrafi nei quartieri, la nuova amministrazione le sta riaprendo. Tutto il resto è bassa propaganda.
Il congresso costituente per il nuovo Partito Democratico è l’occasione per ridefinire chi siamo e dove vogliamo andare anche a livello cittadino. Siamo un partito nato 15 anni fa e che racchiude storie ormai centenarie. Storie di cui andare orgogliosi e che sono le solide radici su cui costruire un Partito che guardi al futuro. E un Partito che guarda al futuro non può prescindere dalla partecipazione giovanile e il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni.
Finalmente, dopo 15 anni, siamo tornati ad essere al governo della città. Siamo tornati protagonisti anche grazie a una nuova classe dirigente locale che in questi anni ha lavorato tanto nel Partito e nelle istituzioni, a cominciare dalle Circoscrizioni. Tutto questo può e deve essere il punto di partenza per favorire l’ingresso e la partecipazione attiva dei giovani, coinvolgendoli nelle attività dei circoli, in momenti di formazione ma anche nell’azione amministrativa dei quartieri e della città.
Aprire le porte dei circoli e del Partito alle nuove generazioni, al mondo dell’associazionismo e a tutti i simpatizzanti è dunque quel passaggio chiave e indispensabile per far crescere la nostra comunità e ridare forza alla nostra azione politica e amministrativa. In tal senso il Partito Democratico non può appiattirsi sugli amministratori e sull’attività portata avanti nelle istituzioni, ma anzi deve esserne la guida e lo stimolo costante per realizzare fino in fondo una realtà che si muove dal basso verso l’alto.
UN PARTITO OVUNQUE
Oggi, ancor più rispetto agli anni passati, il Partito Democratico è rimasto l’unico vero grande partito in Italia. Questo ci permette di poter sviluppare un’identità e una visione politica cha va dalle Circoscrizioni al mondo intero. E ci permette di avere una filiera di amministratori che dal Parlamento Europeo arriva al più piccolo degli enti locali. Il PD è ovunque e solo il PD è ovunque. Questa nostra forza deve essere messa nelle condizioni di funzionare al massimo: creare una linea di comunicazione e collaborazione tra tutti questi livelli in ambito politico e amministrativo può essere la chiave per rendere il PD capace di fare la differenza nelle realtà che amministra, facendosi portatore di esempio del buon governo. Partito ovunque vuol dire però riuscire a migliorare quello che negli ultimi anni a Verona ha funzionato un po’ meno, cioè il coordinamento nella comunicazione e nell’attività dei circoli. Nel rispetto dell’autonomia e delle peculiarità di ogni circolo, sarà fondamentale nei prossimi anni far funzionare a pieno regime il lavoro sul territorio in ottica di partecipazione attiva dal basso e comunicazione dell’attività amministrativa. Solo un’azione ragionata e coordinata dei circoli cittadini può riuscire in questa impresa, che sarà anche un tassello fondamentale nel successo o meno della nostra amministrazione comunale e del ruolo del PD.
IL PD AL GOVERNO DELLA CITTA’
I prossimi cinque anni saranno quelli del Partito Democratico al governo della città. Sappiamo tutti quanto straordinaria sia questa situazione e la fatica e l’impegno che ci sono voluti per raggiungerla. Per questo il PD è e sarà sempre a sostegno dell’amministrazione Tommasi.
Un sostegno che saprà e dovrà essere sempre critico e propositivo nell’ottica di far funzionare al meglio il nostro governo e risolvere i problemi della città e dei cittadini.
Fondamentale in questi cinque anni sarà far emergere il ruolo del Partito Democratico, che seppur parte della coalizione Rete!, non può appiattirsi ad essa. Per questo sarà determinante ciò che sapremo fare sul territorio, grazie all’azione dei circoli e degli amministratori. All’interno della coalizione solo il Partito Democratico ha questa rete capillare sul territorio. Dobbiamo farla funzionare per far arrivare a tutti le buone politiche che facciamo e viceversa per guidare l’azione amministrativa con il coinvolgimento e la partecipazione degli iscritti e di tutta la cittadinanza. Fondamentale sarà inoltre individuare delle tematiche su cui identificare l’azione del PD. In questi ultimi anni abbiamo fatto battaglie di ogni genere per migliorare la nostra città, soprattutto sui temi ambientali, sullo sviluppo urbanistico, sul sostegno alle fasce più fragili, sulle politiche giovanili. Qui dobbiamo prendere l’iniziativa e dimostrare di saper cambiare le cose all’interno delle istituzioni.
IL PD E L’AMMINISTRAZIONE TOMMASI
Il Partito Democratico è stato il punto di riferimento per la costruzione di una coalizione di centrosinistra competitiva e alternativa alle destre. È stato il perno della coalizione in tutta la campagna elettorale e ora, con i suoi due assessori e otto consiglieri, rappresenta una delle colonne portanti dell’Amministrazione Tommasi.
Siamo, tuttavia, parte di una coalizione più ampia in cui ogni elemento è ed è stato fondamentale per raggiungere una vittoria elettorale storica e per portare avanti il progetto di cambiamento di una nuova Verona.
Con questa consapevolezza e senso di responsabilità, il Partito Democratico deve saper rapportarsi con autorevolezza con il Sindaco, la Giunta e le altre forze della coalizione. La vittoria elettorale del 26 giugno è stata solo il punto d’inizio del cambiamento che vogliamo attuare a Verona, cambiamento che deve essere costantemente tenuto vivo. Questo compito spetta soprattutto a noi.
Francesco Casella – Alberto Falezza – Michele Bresaola