
Stanno facendo molto discutere le ultime scelte viabilistiche a Verona Sud, in particolare l’istituzione in via sperimentale fino al 26 dicembre (fine dei mercatini di Natale) della corsia riservata ai bus-navetta in viale del Lavoro al sabato e alla domenica. Anche ieri, in Consiglio Comunale, l’opposizione capeggiata dall’ex Sindaco Sboarina non ha mancato di attaccare la nostra amministrazione per queste decisioni.
Tralasciando l’ipocrisia di Sboarina e co., ovvero coloro che hanno causato tutte le criticità e l’intasamento di Verona Sud con le loro scellerate scelte urbanistiche degli ultimi anni, credo sia importante spiegare le ragioni di questi provvedimenti che sicuramente qualche disagio lo stanno creando.
Partiamo dalla premessa: la situazione del traffico e della viabilità a Verona Sud non è sostenibile. Ancora peggio in occasione dei grandi eventi fieristici e delle iniziative in centro storico che richiamano migliaia di persone da fuori città.
Serve dunque un cambiamento. Che non può essere la realizzazione di qualche rotonda, ma una profonda modifica nella mentalità e nelle abitudini per chi arriva da fuori Verona e anche per i veronesi stessi. Perché se vogliamo diminuire il traffico dobbiamo diminuire il numero di auto in circolazione, facendo in modo che sempre più persone scelgano i mezzi pubblici o la bicicletta per raggiungere il centro.
Innanzitutto questi ultimi provvedimenti a Verona Sud sono delle sperimentazioni temporanee, che saranno poi valutate e verificate per capire se migliorative oppure no.
Per quanto riguarda la sperimentazione della corsia preferenziale in viale del Lavoro, che impedisce a chi proviene da Sud di svoltare in via Scopoli, è valida solo il sabato e la domenica ed è importante per velocizzare il tragitto delle navette che dalla Genovesa raggiungono il centro storico passando dalla Fiera. Rendere queste navette competitive e alternative al mezzo privato, in particolare per tutti quelli che arrivano dall’autostrada, vuol dire meno auto tra Borgo Roma, Golosine e centro storico. Far funzionare a pieno regime il parcheggio alla Genovesa è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. I primi dati di questa sperimentazione ci dicono di numeri ancora insufficienti ma in crescita. Con il coordinamento dell’Assessore Ferrari, si sta aumentando la segnaletica e l’informazione già dal casello autostradale per facilitare sempre di più l’arrivo al parcheggio scambiatore e favorirne l’utilizzo.
Ma c’è un’altra motivazione alla base di queste sperimentazioni. Nel giro di pochi anni saranno aperti i cantieri del Filobus e della Tav. Saranno cantieri lunghi che peseranno considerevolmente sulla viabilità cittadina e creeranno molti disagi. Sperimentare adesso soluzioni migliorative alla viabilità vuol dire essere pronti a limitare i disagi domani.
Cambiare la mobilità cittadina sarà un percorso lungo e difficile; e non mancheranno intoppi e qualche errore. Ma è la sfida inevitabile che dobbiamo affrontare e vincere per avere una città migliore e maggiormente vivibile dal punto di vista viabilistico e ambientale.