Nel consiglio comunale di giovedì 12 gennaio è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno sulle RSA del quale sono primo firmatario.
Il tema di questo ordine del giorno sono i residenti delle RSA e le loro famiglie. Un ordine del giorno, scritto con l’aiuto del mio gruppo regionale e della consigliera Anna Maria Bigon, che parla dunque di persone fragili che hanno bisogno di un sistema con varie forme di assistenza e che oggi si trovano in una situazione di grave difficoltà.
Sappiamo tutti come la pandemia abbia colpito pesantemente queste realtà, portando alla luce molte delle criticità del sistema. Poi, negli ultimi mesi, è arrivato il caro energia che come in tutti i settori sta provocando aumenti significativi dei costi e insostenibilità dei bilanci.
Tutto ciò è avvenuto e sta avvenendo in un contesto, quello del Veneto, dove ancora manca una riforma delle IPAB, unica regione in Italia. Se poi aggiungiamo il problema del reperimento del personale medico ed infermieristico emerge ancora di più lo stato di crisi di queste realtà.
Il risultato è che questa situazione rischia di scaricarsi pesantemente sulle famiglie di queste persone, con aumenti significativi delle rette. Ormai le rette sono già aumentate ovunque, anche qui a Verona. Ma il rischio è che senza interventi decisi da parte dello Stato e della Regione Veneto il costo per le famiglie potrà crescere ancora, rendendo in molti casi insostenibile il pagamento della quota.
E’ qui, dunque, che deve intervenire la politica.
Questo ordine del giorno serve a chiedere al Sindaco e alla Giunta di sollecitare una convocazione urgente della conferenza dei sindaci su questo tema al fine di richiedere alla Regione i provvedimenti normativi attesi e gli interventi economici urgenti a favore dei centri di servizi residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti e per le persone con disabilità, per far fronte alle esigenze legate alla pandemia ed al rincaro del costo dell’energia.